sabato 23 agosto 2014

Street Food Montisolano : il lago in padella ....

Un appetitoso cartoccio di fritto di lago, servito in un comodo sacchetto personalizzato, rappresenta il perfetto street food per un pausa riflessiva nello scenario lacustre.
Qui, l’instancabile Andrea Soardi, simpatico portatore sano di passione e dedizione per l’attività di famiglia, si muove con costanza tra le consegne a domicilio e i vari mercati del lago: Edolo, Pian Camuno, Marone, e quello più antico di Pisogne.
 Il pesce è di eccellente qualità, sempre freschissimo e garantito da una fedelissima tradizione della pesca che risale al nonno, per questo la composizione del cartoccio dipende dal pescato del giorno. Notevoli anche i piatti più elaborati come le lasagne con ragù di lago, il filetto di coregone ripieno al forno e le polpette di pesce.  
Se si è fortunati si possono gustare: l’agone, il latterino e i morbidissimi tranci di merluzzo. Un’esperienza “da fare” per i palati più sofisticati, esperti di pesce fresco, che qui mantiene tutto il sapore dolce dell’acqua di lago.

In corsa verso l'Oscar degli Street Food italiani, prestigioso riconoscimento nazionale di settore, che vede in lizza altri 3 bresciani, 29 lombardi per un totale di oltre 500 in tutta Italia. 
Puoi votarlo nel sito www.cibodistrada.it entro il 20 settembre
Street Food moda ?
Invenzione del momento?
Macchè è sempre esistito!!

Piccole isole, piccoli misteri : l'isola di Loreto del lago d'Iseo

Storie di monasteri, vicende di eremiti, distruzioni e ricostruzioni sono lo scenario dei fatti, scarsamente documentati, della magica isola di Loreto, situata nel lago d’Iseo, che deve la sua originalità alla varietà del suo paesaggio e alle sue bellezze naturali; incorniciato, verso nord, dai monti perennemente innevati del ghiacciaio dell’Adamello, dai quali giungono le acque che lo alimentano attraverso il fiume Oglio; a sud, invece, il paesaggio si fa più collinare e dolce e questi aspetti si affermano, prepotentemente, in molti tratti delle coste, tra le pareti rocciose che si tuffano a picco nel lago e le stupende colline verdeggianti.
In questo lago così affascinante nella sua semplicità, pittoresco e suggestivo, conosciuto ed apprezzato sin dai tempi più antichi da poeti e pittori, si trova l’isola di Loreto, di cui scarseggiano i documenti storici, sebbene il ritrovamento di alcune monete, risalenti al 1238, epoca di Federico II, al periodo visconteo e a quello cinquecentesco della Serenissima, abbia fatto ipotizzare che essa fosse un luogo d’incontro di pescatori, mercanti e pellegrini diretti verso il convento di clausura femminile annesso a un santuario. A fine ‘500, un eremita di nome Pietro vi eresse un romitorio, i cui resti furono visibili fino alla fine dell’800. L’isola divenne di proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa agli inizi dell’Ottocento, ma alla sua morte, gli eredi la vendettero al capitano della marina Vincenzo Richieri, di Sale Marasino, che costruì l’odierna villa, cercando di ricreare l’antico castello medioevale dai ruderi rimasti dell’antico edificio. Dagli scavi per la costruzione della villa vennero rinvenuti vari oggetti: macine, frammenti di tegole e monete che il capitano tentò di catalogare. Dopo la morte di Richieri, la villa cambiò numerosi proprietari fino all’acquisto, una decina di anni fa, da parte della “Società Loreto” di Erbusto, trasformandosi, da scoglio nudo, in un magnifico bosco di pini, larici, piante esotiche. Bellissima, misteriosa, inaccessibile… sono questi i motivi che hanno visto contesa per secoli.
Davide Bortolotti, in una lettera del 1824 descrive le piccole isole di San  Paolo e di Loreto. "Ai piedi dell’orgoglioso Monte d’Isola giacciono due umili isolette singolarmente piccole e quasi a fiore dell’onda che diresti ivi porte per far meglio risaltare la grandezza e l’elevazione della superba loro dominatrice. Quella a settentrione del Monte viene detta Loreta, S.Paolo ha nome l’altra a mezzogiorno la quale venne anche non affatto impropriamente paragonata all’arca di Noè” 

Piccole isole, piccoli misteri : l'isola di San Paolo del lago d'Iseo

La storia documentata di S.Paolo inizia nel 1091 quando due fratelli longobardi, con la madre, decidono di donare ai monaci Cluny un’isoletta del Lago d’Iseo sulla quale vi erano alcune case e una chiesa dedicata a San Paolo. I monaci di Cluny costruirono sull’isoletta un priorato in cui vi si stabilirono otto frati, l’isola costituiva un riparato punto di osservazione e di sosta lungo l’unica via di comunicazione fra Iseo e la Valle Camonica. I monaci cluniacensi abitarono per oltre tre secoli il piccolo monastero di S.Paolo, finchè il convento fu donato ai frati minori dell’Osservanza di Brescia che col tempo lo ristrutturano ed ampliarono. Nel corso di tutto l’800 l’isola passò nelle mani di diversi proprietari diventando persino un albergo nel 1890, che però non durò molto. A fine ‘800 però fini nelle mani sbagliate, quelle del signor Trapattoni di Milano che rase al suolo tutto ciò che c’era sull’isola. La distruzione dell’antica chiesa e del monastero colpì molto la fantasia popolare, che ideò “un cupo finale per il demolitore di edifici sacri, narrando del suo corpo straziato alla deriva, in una notte di sarneghéra “(uragano proveniente da Sarnico). Nel 1915 la famiglia Beretta acquistò l’isola e la ristrutturò costruendo una villa e un giardino che tutt’oggi spuntano dall’acqua, ben tenuti, comunicando sempre un fascino misterioso e indescrivibili suggestioni.
Leggenda:La leggenda narra che i frati di S.Paolo producessero con pochi tralci di vite e qualche ulivo, una grappa che possedeva poteri benefici, la grascio de S.Paol, immancabile in ogni casa di Montisola.
Davide Bortolotti, in una lettera del 1824 descrive le piccole isole di San  Paolo e di Loreto. “Ai piedi dell’orgoglioso Monte d’Isola giacciono due umili isolette singolarmente piccole e quasi a fiore dell’onda che diresti ivi porte per far meglio risaltare la grandezza e l’elevazione della superba loro dominatrice. Quella a settentrione del Monte viene detta Loreta, S.Paolo ha nome l’altra a mezzogiorno la quale venne anche non affatto impropriamente paragonata all’arca di Noè” 

venerdì 22 agosto 2014

E' iniziata la vendemmia in Franciacorta

Berlucchi ed altre aziende vinicole in Franciacorta sono già alle prese con la vendemmia, in evidente anticipo rispetto al 2013 anno in cui le abbondanti piogge del primo semestre fecero slittare di qualche giorno il via ufficiale.
Dall’azienda di Borgognato Guido Berlucchi primo produttore del territorio con oltre 400 ettari di vite i primi esiti: «Le temperature fresche e le forti piogge — spiega Arturo Ziliani, amministratore delegato di Berlucchi — ci obbligano a fare una cernita già in vigna: prima che i raccoglitori entrino in campo una squadra specializzata taglia e lascia terra i grappoli con problemi sanitari».
Impossibile fare una valutazione sulla qualità. «Sarà un anno difficile con rese inferiori rispetto alla precedente — sottolinea Ziliani — ma potremmo avere qualche piacevole sorpresa positiva per la qualità. Le annate fredde in passato hanno garantito un’elevata acidità delle uve in grado di fornire grande freschezza e longevità dei vini».
E i prezzi? «Il costo delle uve subirà lievi aumenti», ammette Arturo Ziliani che aggiunge: «Questo non si ripercuoterà sul costo delle bottiglie. Una parte dei vini Chardonnay e Pinot nero destinati ai non millesimati arriva infatti da uve precedenti, quando il meteo è stato meno sfavorevole».

mercoledì 20 agosto 2014

SARNICO - PARATICO - CLUSANE nelle scene del film "Sabato, domenica e venerdì" 1979 con Adriano Celentano


domenica 10 agosto 2014

ISEO : San Silvestro luogo del cuore da salvare! votate!!

La chiesa è aperta al pubblico nei seguenti giorni:
mercoledì-sabato-domenica 9.00-10.30

Un passato legato all'episcopato bresciano, alle confraternite discipline e al culto dei morti. Un presente di bisogni urgenti di interventi restaurativi. Un futuro incerto. 
Aiutateci a dare un futuro sicuro a questa chiesa,
votate "chiesa di San Silvestro - Iseo" 
sul sito del FAI - luoghi del cuore,
scaricando l'app oppure compilando i moduli raccogli firme nelle sedi delle delegazioni o le cartoline che trovate nelle filiali di Banca Intesa, cartoline che troverete anche all'interno del prossimo numero di PUNTO D'INCONTRO , periodico free-press distribuito nel Basso Sebino e in Franciacorta, in uscita il 2 agosto 2014.
 La chiesa romanica di San Silvestro era probabilmente l'oratorio privato del vescovo di Brescia durante i suoi soggiorni estivi a Iseo. Ad aula unica, suddivisa in ripiani, quello sotterraneo conosciuto con il nome di "Carnerio", divenne nel XV secolo di proprietà della Confraternita dei Disciplini della Santa Croce e, dal XX secolo, fu adibita a magazzino e poi a falegnameria. Al suo interno conserva affreschi del XV, XVI e XVII-XVIII secolo, fra i quali si segnalano in particolare la "Danza Macabra" e il "Ritrovamento delle Sante Croci".


LA DANZA MACABRA

 (sec. XIV, inizi), affresco, di Ignoto che appare ora monocromatico; in origine era di vivaci colori, nel registro inferiore dell'abside. Originalissima, ripete ad ogni riquadro, compreso in un colonnato di stile rinascimentale, la figura della Morte - sempre diversa e terribile - e delle sue prede. Don Ghiroldi scrive:

«La Danza macabra di S. Silvestro […] è costituita da otto riquadri bi-cromi (bruno e ocra) in cui sono inseriti numerosi personaggi: da uno a tre per riquadro, affiancati da un cadavere recante sulle spalle un sudario funebre. Vi compaiono rappresentanti del ceto medio, tranne che per le due coppie esterne - in parte distrutte dagli interventi del Settecento -costituite dal patriarca e dal vescovo a sinistra e da un re a destra.

L' ignoto autore, che non ha utilizzato i sistemi tradizionali per trasferire il disegno dai cartoni all'intonaco, ha composto di getto con grande immediatezza tutta la sua opera in una sola giornata utilizzando il colore tenue dell'ocra, che non avrebbe disturbato la finitura delle figure per definire i volumi, e tracciandone invece i contorni con pennellate fresche e decise di colore bruno» (Ghiroldi, 1998 dattiloscritto).
A nostro giudizio, viste le dimensioni e la composizione di getto, l'affresco è stato esteso in varie "giornate" anche se decisiva nel merito risulterà l'analisi a luce radente.
Nel merito dello stato di conservazione di questo affresco, il Ghiroldi osserva che «vi sono infine tracce di vandalismo: in particolare le orbite degli scheletri sono state profondamente scavate quasi a volerne cancellare lo sguardo penetrante e malefico».
fonte: www.sites.google.com/a/parrocchiasantandreaiseo.it



martedì 5 agosto 2014

MARONE : dal lascito della famiglia Pedrali nasce il progetto anagrafe fotografica delle famiglie maronesi

A seguito del lascito da parte della famiglia Predali, il Comune di Marone è divenuto proprietario di un Archivio Fotografico composto da circa 14.500 negativi su lastra di vetro, realizzati per la maggior parte dai fotografi Lorenzo Antonio (padre) e Antonio Predali (figlio) tra il 1890 ed il 1960.
I negativi sono suddivisi nei formati 6x9 centimetri, 9x12, 10x15 e 13x18.
Nell'anno 1998 è stata costituita l'Associazione "Archivio Predali Fotografo" (di cui il Comune di Marone è socio fondatore) che ha il compito di conservare, ordinare e collezionare, presso la propria sede, lastre, riproduzioni, pubblicazioni e materiali di informazione e di documentazione relativi al lascito Predali.
Ogni settimana, sarà possibile visionare on-line decine e decine di fotografie digitalizzate nell'ARCHIVIO FOTOGRAFICO LORENZO ANTONIO PEDRALI

Un sostegno importante per sviluppare l'attività di trasporto sulle acque anche del nostro Sebino: contributi regionali per la navigazione turistica sui laghi e per la sicurezza

Un contributo di oltre 4,7 milioni di euro per lo sviluppo della navigazione turistica e di linea dei laghi lombardi e ulteriori 150 mila euro per il servizio di sicurezza e vigilanza della circolazione nautica. Sono questi gli stanziamenti deliberati dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli, per la valorizzazione dei laghi.
"Si tratta di un contributo importante - ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia Alberto Cavalli - non solo per migliorare e rendere più sicuro il trasporto e la navigazione lacuale, ma anche per valorizzare la fruizione turistica dei bacini lacuali in una Regione, che con i suoi cinque laghi maggiori e i numerosi laghi minori, offre una varietà di luoghi di interesse unico".
"Gli obiettivi della misura approvata oggi - ha proseguito l'assessore Cavalli - sono il miglioramento del trasporto e la valorizzazione delle sponde, attraverso la riqualificazione di porti e pontili, sia per la navigazione pubblica che da diporto, nonché la realizzazione di passeggiate a lago".
Particolare attenzione si è resa necessaria per attuare un programma di ammodernamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza di pontili e moli utilizzati dal servizio pubblico di linea sull'Iseo, unico lago ove la navigazione pubblica è regionale. "Per quanto riguarda i servizi per la sicurezza e la vigilanza della circolazione nautica - ha specificato Cavalli - abbiamo stanziato 150.000 euro in modo che le Autorità di bacino possano garantire ai residenti e ai sempre più numerosi turisti che frequentano i nostri laghi i servizi necessari e la tranquillità che è assicurata, come al solito dalle forze dell'Ordine e dagli Enti territoriali".
I destinatari degli interventi sono i Comuni rivieraschi che, attraverso le Autorità di bacino lacuale dei laghi di Garda, Iseo, Maggiore, Lario e Ceresio, beneficeranno di un finanziamento complessivo di 2.439.431 euro per l'anno 2014 e di 2.334.431 euro per il 2015.

sabato 2 agosto 2014

Eletto il nuovo Presidente della Comunità Montana del Sebino Bresciano: è giovane, è donna, è sindaco

Paola Pezzotti è il nuovo presidente dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano, prima figura femminile al vertice dell'ente, sindaco di Sulzano, ha 35 anni ed è stata eletta da sette sindaci su nove a succedere a Giuseppe Ribola. 
Saranno al suo fianco gli assessori Claudio Faustini, già consigliere con delega al Patrimonio del Comune di Pisogne, e Marco Ghitti, di Marone. La carica di presidente e vicepresidente dell’assemblea sono Ivan Ghitti di Monticelli Brusati e Alessandra Dalmeri di Montisola.
Unica candidata sia per la recente tornata elettorale del comune di Sulzano che per la candidatura alla presendenza dell'ente. 
I comuni di Iseo e Monticelli Brusati, inizialmente dissidenti alla sua elezione, infine hanno votato favorevolmente. 

venerdì 1 agosto 2014

Franciacorta: export a doppia cifra. Buoni i risultati anche in Italia


L’Osservatorio Economico del Franciacorta comunica i dati del primo semestre 2014

Un primo semestre 2014 positivo per il Franciacorta che cresce sia in Italia che all’estero, rispetto al primo semestre 2013, registrando un incremento del 9,6% con un volume totale di bottiglie di 5.292.468.
Buoni i risultati in Italia, con una crescita dell’8,5%; sebbene il Nord Italia mantenga il primato delle vendite, prosegue la tendenza positiva nel Sud Italia dove si registra unbuon incremento nel numero di bottiglie vendute.
L’export cresce invece del 17,4% rispetto al primo semestre 2013 con un’incidenza sul totale delle bottiglie vendute che sale al 12,6%.
Il Giappone si riconferma il primo mercato estero per il Franciacorta. A seguire Stati Uniti, Svizzera, Germania e Belgio.  Continua il trend molto positivo nel Regno Unito con una notevole crescita del 100,4%, risultato di un lavoro di comunicazione e valorizzazione del brand iniziato lo scorso anno in questo mercato.

Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nella prima parte dell’anno, sia in Italia che all’estero", commenta Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta. "Siamo d’altro canto consapevoli che il primo semestre rappresenta solo il 34% circa del totale annuo in termini di volumi; ci auguriamo dunque di poter mantenere questo trend positivo anche nei prossimi sei mesi.
(Fonte: comunicato stampa)

Nasce la Fondazione Franciacorta

Logo Fondazione Franciacorta
Adriano Baffelli Presidente della Fondazione Franciacorta 

Una “holding delle idee” a servizio del territorio

 presieduta da Adriano Baffelli 

 Con lo scopo principale di promuovere e valorizzare l’ambiente, la storia, l’arte, la cultura e i prodotti tipici della Franciacorta, ha mosso i primi passi ufficiali – con la sua costituzione nello studio del notaio Leonardo Cuscito, con la collaborazione del notaio Mario Brunelli di Brescia – la Fondazione Franciacorta. La nuova realtà ha sede nel Castello Oldofredi di Piazza della Libertà, nel cuore di Paderno Franciacorta.
 I Soci Fondatori della Fondazione culturale di utilità sociale sono una ventina, ai quali in seguito si aggregheranno i soci sostenitori e gli eventuali membri d’onore. Lo schema giuridico individuato dai promotori è quello della Fondazione di partecipazione, considerato il più adatto al raggiungimento degli ambiziosi traguardi che il Progetto si prefigge.
Il Consiglio d’amministrazione della Fondazione è composto da:
Adriano Baffelli, Presidente
Claudio Ruggeri Vicepresidente
Monica Bariselli
Giangiacomo Rocco di Torrepadula
Antonio Vivenzi

 Baffelli pone in evidenza le motivazioni che hanno mosso un gruppo di professionisti e imprenditori verso la strada dell’impegno diretto a favore del territorio: “L’amore profondo per questa terra ricca di fascino ambientale – spiega il Presidente della Fondazione Franciacorta – ricca di cultura, storia, di donne e di uomini capaci e determinati, impreziosita da una rinomata produzione vinicola, emblema delle peculiarità della Franciacorta: eleganza, classe, personalità, ci spinge a individuare percorsi innovativi – continua Baffelli – al fine di consentire a quest’area nuovi impulsi e ulteriori affermazioni per tutti gli attori del sistema”.

 I promotori dell’iniziativa si prefiggono di sviluppare un’articolata rete culturale basandosi anche sulle realtà esistenti, ricordando che il territorio, la popolazione, la cultura, sono i tre elementi fondamentali per ogni disegno di sviluppo. Spiega il Presidente Baffelli: “Costituendo questa ‘holding delle idee’ (copyright di Baffelli ndr) uno dei nostri principali obiettivi consiste nel concorrere a trasformare la Franciacorta nella sua globalità in un marchio territoriale di valore nazionale e internazionale, operando all’insegna del binomio Cultura & Economia”.

 Il Vicepresidente Ruggeri e i Consiglieri, insieme a tutti i Soci Fondatori, evidenziano la volontà di contribuire a fare sistema, coinvolgendo e lavorando insieme a tutte le realtà che a vario titolo operano sul territorio. Un lavoro intenso, che sin dai prossimi mesi registrerà momenti pubblici e iniziative di largo respiro per fare conoscere nei dettagli il Progetto, per convogliare intorno allo stesso energie e dinamismo.

Il Franciacorta ...mette le ali

Per le vacanze Franciacorta accompagna i clienti Alitalia nelle mete più lontane

Franciacorta e Alitalia hanno il piacere di annunciare la personalizzazione di un aeromobile Alitalia A330 che opererà per un anno sulle rotte intercontinentali offrendo ai passeggeri una mostra di immagini che raffigurano il territorio franciacortino.
Il logo Franciacorta, apposto sulla fusoliera all’altezza del portellone, accoglie i passeggeri all’ingresso dell’aereo; ventisei cappelliere all’interno dell’aeromobile raccontano la Franciacorta con fotografie suggestive di vigneti, cantine, bellezze paesaggistiche e luoghi di interesse storico, artistico e culturale.
La Mostra di Franciacorta sale a bordo dell’ Airbus A330 di Alitalia, aeromobile di ultima generazione configurato in tre classi di servizio, Magnifica, Business Class, Classica Plus, la Premiun Economy e la Classica, la Economy.
Questa iniziativa rientra nell’ambito di una collaborazione più ampia tra Franciacorta e Alitalia, siglata a gennaio 2014, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza italiana nel mondo.
Tra i progetti realizzati spicca “Cuvée Magnifica”, un Franciacorta realizzato ad hoc per Alitalia con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, con affinamento di 18 mesi sui lieviti, e servito a tutti i passeggeri che viaggiano in Magnifica, la business class della compagnia, in abbinamento agli esclusivi e pluripremiati menù della tradizione italiana offerti a bordo.